11 giugno 2012

Dedicata a



Gaia,
Sono come te
Riflesso nell’azzurro quieto di uno stagno,
mi guardo e ti riconosco.
Poi dissolvo ghermito da infiniti anelli
che si incatenano.
Sono gocce di universo che cadono
riempiendo un vuoto
che può solo essere colmato.
Sono come te.
Indissolubile medaglia dalle identiche facce
né l’uno né l’altra
il tuo destino, la mia esistenza.
Sono come te.

Fabrizio P.

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