18 marzo 2012

Comunicare? Che fatica!


Ore 13:30
Rientro a casa dopo il primo turno di lavoro. Dovrò tornarci alle 17:00.
" Ciaaaooo famiglia..Sono Arrivato!"
che poi in realtà c'è solo mia moglie, ma è un'abitudine quotidiana.
Mentre entro, distratto da una notizia in televisione, involontariamente pesto il piattino contenente le crocchette della nostra gatta.
Queste schizzano per tutta la cucina e parte della sala.
-"Sarà mai, che tu sei l'unico a rovesciare la ciotola del gatto?"-  mi riprende mia moglie.
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In quell'istante, nella mente riaffiorano una serie di eventi:
Quella volta che aprendo lo sportello di un pensile, da questi scivolava qualcosa che inevitabilmente rovinava a terra o peggio sulla mia testa;
Oppure ricordo quel giorno che accomodandomi sul divano, rompevo il telecomando del tv, bastardamente nascosto tra le fessure dei cuscini ( comunque l'ho sempre riparato.Tiè!).
Per non parlare dei bastonicini cotonati per la pulizia delle orecchie. Dentro la loro scatoletta di plastica trasparente, che sembra chiusa... ma stai certo che se inavvertitamente la urti facendola cadere a terra...Bang! Espolde come un petardo e ti ritrovi a raccogliere bastoncini per un'ora e che continueranno a spuntare nei luoghi più disparati nei giorni a venire.
Ma al primo posto: stavo lavando i piatti, il telefono squilla!. Agitazione! Deve essere qualcosa di urgente. Con le mani ancora insaponate lo afferro e aprendo lo slide, quel maledetto cellulare, come una saponetta impazzita, mi sguscia di mano, centrando precisamente il recimpiente del detersivo. Certo ora non si accende più, ma è bello lucido. 
Ecco, in tutti questi casi, per mia moglie questo succede solo a me.
Boh! Sarò sfigato solo Io?
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-" Sarà che le stesse cose accadono anche a te, ma non ne hai mai fatto menzione?"-.  Rispondo
-" E non credo proprio!!!"-.
Alè!. Errore madornale,  mai accusare in assenza di prove.
Anche perchè a differenza di me, mia moglie ha una memoria da elefante. Riesce a ricordare inezie compiute ad anni di distanza, con una dovizia di particolari incredibile, mentre io non ricordo cosa ho mangiato per cena la sera prima.
Tant’è che mi chiudo a riccio e mi ammutolisco. Discussione conclusa.
Dopo qualche minuto,
-“ Perché non parli più? Ti sarai mica arrabbiato?”- dice
-“ Ma figurati.”- rispondo frustrato.
-“Allora stai pensando a qualcosa?”
-“Non sto pensando a niente.”-
_”Ma mi prendi in giro? Qualcosa deve essere successo se ti comporti così.”-
Siamo arrivati al nodo cruciale della discussione. Come rispondere? Mentire spudoratamente inventando una bugia o dire la verità?...Aiuto!!!
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La comunicazione è un'aspetto importante del vivere quotidiano.
Ma quanto mi è difficile trovare le parole giuste al momento giusto.
Essere in sintonia con gli altri; esprimere le mie emozioni; replicare ad un interlocutore aggressivo; far rispettare le mie opinioni... ecc...
L'umore, le circostanze e  l'ambiente influenzano prepotentemente la mia capacità di relazionarmi con chi mi sta difronte. Nonostante la letteratura abbia messo a disposizione molteplici ed autorevoli divulgazioni sulle tecniche di comunicazione, capita che nonostante tutto, il dialogo diventi una faticosa sfida, che talvolta degenera, creando conflitti e malumori.
Insomma credo che sia capitato a tutti di perdere il controllo almeno una volta.
Ora, se trovandomi in una simile circostanza con ancora un barlume di autocontrollo posso mettere in pratica l’esercizio n° 2.
Fabrizio P.

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