Ore 13:30
Rientro a casa dopo il primo
turno di lavoro. Dovrò tornarci alle 17:00.
" Ciaaaooo famiglia..Sono Arrivato!"
che poi in realtà c'è solo
mia moglie, ma è un'abitudine quotidiana.
Mentre entro, distratto da
una notizia in televisione, involontariamente pesto il piattino contenente le
crocchette della nostra gatta.
Queste schizzano per tutta la
cucina e parte della sala.
-"Sarà mai, che tu
sei l'unico a rovesciare la ciotola del gatto?"- mi
riprende mia moglie.
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In quell'istante, nella mente
riaffiorano una serie di eventi:
Quella volta che aprendo lo
sportello di un pensile, da questi scivolava qualcosa che inevitabilmente
rovinava a terra o peggio sulla mia testa;
Oppure ricordo quel giorno
che accomodandomi sul divano, rompevo il telecomando del tv, bastardamente
nascosto tra le fessure dei cuscini ( comunque l'ho sempre riparato.Tiè!).
Per non parlare dei
bastonicini cotonati per la pulizia delle orecchie. Dentro la loro scatoletta
di plastica trasparente, che sembra chiusa...
ma stai certo che se inavvertitamente la urti facendola cadere a terra...Bang!
Espolde come un petardo e ti ritrovi a raccogliere bastoncini per un'ora e che continueranno a spuntare nei luoghi più disparati nei giorni
a venire.
Ma al primo posto: stavo lavando i piatti, il telefono squilla!. Agitazione! Deve essere qualcosa di urgente. Con le mani ancora insaponate lo afferro e aprendo lo slide, quel maledetto cellulare, come una saponetta
impazzita, mi sguscia di mano, centrando precisamente il
recimpiente del detersivo. Certo ora non si accende più, ma è bello lucido.
Ecco, in tutti questi casi, per mia moglie questo succede solo a me.
Boh! Sarò sfigato solo Io?
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-" Sarà che le stesse
cose accadono anche a te, ma non ne hai mai fatto menzione?"-.
Rispondo
-" E non credo
proprio!!!"-.
Alè!. Errore madornale, mai accusare
in assenza di prove.
Anche perchè a differenza di
me, mia moglie ha una memoria da elefante. Riesce a ricordare inezie compiute ad anni
di distanza, con una
dovizia di particolari incredibile,
mentre io non ricordo cosa ho mangiato per cena la sera prima.
Tant’è
che mi chiudo a riccio e mi ammutolisco. Discussione conclusa.
Dopo
qualche minuto,
-“ Perché non parli più? Ti sarai
mica arrabbiato?”- dice
-“ Ma figurati.”- rispondo frustrato.
-“Allora stai pensando a qualcosa?”
-“Non sto pensando a niente.”-
_”Ma mi prendi in giro? Qualcosa
deve essere successo se ti comporti così.”-
Siamo arrivati al nodo cruciale della discussione. Come rispondere? Mentire
spudoratamente inventando una bugia o dire la verità?...Aiuto!!!
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La comunicazione è un'aspetto importante del vivere
quotidiano.
Ma quanto mi è difficile
trovare le parole giuste al momento giusto.
Essere in sintonia con gli
altri; esprimere le mie emozioni; replicare ad un interlocutore aggressivo; far
rispettare le mie opinioni... ecc...
L'umore, le circostanze
e l'ambiente influenzano prepotentemente
la mia capacità di relazionarmi con chi mi sta difronte.
Nonostante la letteratura abbia messo a disposizione
molteplici ed autorevoli divulgazioni sulle tecniche di comunicazione, capita
che nonostante tutto, il dialogo diventi una faticosa sfida, che talvolta
degenera, creando conflitti e malumori.
Insomma credo che sia
capitato a tutti di perdere il controllo almeno una volta.
Ora, se trovandomi in una
simile circostanza con ancora un barlume di autocontrollo posso mettere in
pratica l’esercizio n° 2.
Fabrizio
P.
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