“Le imprese non si accontentano più di
essere semplicemente dei luoghi di produzione, ma ambiscono ad essere le Chiese
di domani che stabiliscono i valori. Il mondo degli affari è diventato il
nostro clero moderno”
(Pascal Brukner, Misère de la
prosperità, Paris 2002)
L’incessante
bombardamento mediatico, rivolto principalmente al processo di espansione
consumistica, sta modificando lentamente anche il nostro credo.
I 10
Comandamenti del consumo:
Il Prodotto è il signore dio tuo.
- Avrai molti prodotti oltre me.
- Non nominare il nome del prodotto invano.
- Ricordati di santificare gli acquisti.
- Onora il prodotto ed il suo costruttore.
- Distruggi e ricompra.
- Commetti acquisti impuri.
- Spendi oltre il limite tuo.
- Non testimoniare sul falso prodotto.
- Desidera sempre un prodotto migliore.
- Gli altri hanno prodotti meglio del tuoi, comprali!
Che lo
stile di vita sia cambiato, lo vedo dalle tendenze sugli acquisti mediante
finanziamento:
Occupandomi solo di multimedia e
elettrodomestici i dati sono riferiti solo a questi:
I prodotti di maggior interesse
acquistati a rate, sono gli elettrodomestici
bruni:
si passa dal 6.8% di maggio al 9.3% di
giugno.
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Ed i prodotti multimediali :
In
particolare il tablet
che mostra un trend di aumento (+1%); le altre tre tipologie o rimangono
stabili (come nel caso di PC e di fotocamere) o mostrano una lieve diminuzione,
come nel caso della telefonia che passa dal 16% di maggio al 15% di giugno;
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Nel computo non sono però inseriti i
telefoni brand ad abbonamento, cioè quelli forniti a riscatto dall’operatore
telefonico. Una buona percentuale di smartphone di fascia alta circolante,
appartiene a questa categoria.
Quindi
come prevedibile, i grandi elettrodomestici primeggiano sul resto dei prodotti.
Meno
male!
Ma quando si presenta un cliente, che
con una busta paga di €. 600,00 finanzia l’acquisto di un cellulare da €.700,00?
...Capite??? Più dello stipendio mensile, per avere in tasca 700 euro di roba
che tra pochi mesi sarà obsoleta, senza considerare le probabilità di rottura
accidentale. Intendiamoci,non voglio giudicare nessuno, ben
venga se le vendite si impennano, ma lasciatemi almeno in questo caso esprimere
il mio disappunto.
Il dilemma è sempre quello dell’essere o dell’apparire, che nel mercato
del consumo diventa
“Essere o Avere”
“Essere o Avere”
A tal proposito, un caso eclatante che
ancora ricordo con stupore, risale al 1995.
In quella occasione, mi capitò di
dover consegnare un televisore al domicilio di un cliente. Entrando in casa,
non potei fare a meno di notare, che quell’appartamento sito al seminterrato di
un fatiscente edificio di periferia, era quasi completamente spoglio di mobili
e suppellettili, rimpiazzati da arrugginite scaffalature metalliche e bancali
di legno su cui erano riposte disordinatamente vettovaglie, pentole, piatti e quanto di necessario uso quotidiano. Con dei bancali, era stata formata anche la
struttura del letto su cui erano adagiati i materassi. “Dormono su dei bancali
“ pensai. “ Il televisore lo può mettere quà.
Grazie” disse. Era un tipo di età intorno ai cinquanta, dal ventre prominente,
elegantemente vestito e curato da sembrare alieno al contesto dell'ambiente, a
differenza della moglie che invece appariva visibilmente trascurata. Concluse
le operazioni di montaggio e messa in funzione del televisore, il proprietario,
accompagnandomi all’uscita mi intrattenne raccontandomi del suo lavoro di
operaio per una azienda edile, che purtroppo pagava saltuariamente e della sua
difficoltà di provvedere alla famiglia.
Non riuscivo a divincolarmi dalla
morsa dei suoi discorsi e per non essere scortese lentamente arrancavo verso l'uscio. Una volta fuori mi disse:“ A
Proposito, guardi, questa è la mia auto nuova” la sua affermazione mi cadde addosso come un
vaso di fiori dal quinto piano: “Questo
signore che, a dispetto della sua eleganza, vive con moglie e figlio in una
topaia dividendo una cena composta da un uovo e mezzo litro di latte, su di un
tavolo composto da cavalletti e tavoloni sottomisura, possiede una BMW serie 540i da circa 80 milioni di lire???Non
ci credo…” (siamo nel 1995)
…e
io che pensavo di averle viste tutte!
Ricapitoliamo:
-
Abbiamo
chi finanzia l’acquisto di frigoriferi, lavatrici, cucine a gas ecc… per
arredare la casa o sostituire un elettrodomestico rotto.
-
Chi
acquista a rate uno smartphone, un pc o un tablet.
-
Poi
vi sono coloro che necessitano di un’auto.
-
e
quelli che finanziano una vacanza o un intervento di chirurgia estetica.
Siamo liberi di consumare o schiavi
del consumismo?
“Adoremus in aeternum Sanctissimum caelis denarium”
Il mercato forgia falsi dei per indurre
bisogni e mendaci aspettative, lo avevo già scritto.
Essere sempre più veloci, produrre di
più, spendere di più, lavorare di più.
Bisogna far crescere il “Santo PIL” e ridurre il “diabolico spread”, con la minaccia della
“mefistofelica recessione”
immediatamente al seguito.
Ma
santi numi! Non si può crescere per sempre!
Le nostre riserve e quelle del nostro
pianeta si stanno esaurendo!
Inoltre dimenticando di rispettare il
nostro mondo e le sue risorse, come una stella quando esaurisce parte del
combustibile, anche la nostra terra, può implodere schiacciata sotto il suo
stesso peso.
Eppure ci circondiamo di oggetti
inutili, a cui attribuiamo un’enorme valenza, nella speranza che questi ci
confortino nei momenti di crisi e giustifichino il nostro sacrificio,
però, malgrado tutto la nostra è una
società in crisi, il neoliberalismo basato sul dogma del consumo sfrenato e
della crescita ad ogni costo, si è dimostrato illusorio.
Purtroppo a dispetto di quello che
vogliono farci credere, vi sono averi che non possono essere acquistati. Sono quei
sentimenti reali che riusciamo a scorgere negli sguardi degli innamorati o nel
comportamento sincero dei bambini.
Per capire quanto siamo influenzati
dal materialismo e per comprendere se siamo veramente felici, proviamo a fare un semplice esercizio di
autoanalisi:
Arricchite
con altri sostantivi la seguente tabella:
Avere
|
Essere
|
Ricchezza
|
Amorevoli
|
Prodotti/Consumo
|
Rispettosi
|
Risorse
|
Generosi
|
Potere
|
Sereni
|
In quale colonna ci identifichiamo?
In quella dell’Avere?
Oppure nella colonna dell’Essere?
Come vi disponete non ha importanza,
l’interesse è nel percorso che vi ha portato ad essere dove voi siete e più di
ogni altra cosa, se ciò è avvenuto in piena coscienza e libertà.
“L’uomo non
è altro che ciò che fa di se stesso”
Jean Paul Sartre.
Un saluto
Fabrizio P.
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