27 luglio 2012

Svuota la mente





La tazza di tè

Un  pensatore un giorno si recò da un maestro zen e gli disse:

"Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi".

"Posso offrirti una tazza di tè?" domandò il maestro. 
Quindi iniziò a versare il tè. 
Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.

"Ma cosa fai?" sbottò il filosofo. "Non vedi che la tazza è piena?"

"Come questa tazza" disse il maestro "anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos'altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?". 

Essere o Avere



“Le imprese non si accontentano più di essere semplicemente dei luoghi di produzione, ma ambiscono ad essere le Chiese di domani che stabiliscono i valori. Il mondo degli affari è diventato il nostro clero moderno”
(Pascal Brukner, Misère de la prosperità, Paris 2002)

L’incessante bombardamento mediatico, rivolto principalmente al processo di espansione consumistica, sta modificando lentamente anche il nostro credo.

I 10 Comandamenti del consumo:

Il Prodotto è il signore dio tuo.

  1. Avrai molti prodotti oltre me.
  2. Non nominare il nome del prodotto invano.
  3. Ricordati di santificare gli acquisti.
  4. Onora il prodotto ed il suo costruttore.
  5. Distruggi e ricompra.
  6. Commetti acquisti impuri.
  7. Spendi oltre il limite tuo.
  8. Non testimoniare sul falso prodotto.
  9. Desidera sempre un prodotto migliore.
  10. Gli altri hanno prodotti meglio del tuoi, comprali!

Che lo stile di vita sia cambiato, lo vedo dalle tendenze sugli acquisti mediante finanziamento:

Occupandomi solo di multimedia e elettrodomestici i dati sono riferiti solo a questi:

I prodotti di maggior interesse acquistati a rate, sono gli elettrodomestici bruni:
si passa dal 6.8% di maggio al 9.3% di giugno.


Ed i prodotti multimediali :
In particolare il tablet che mostra un trend di aumento (+1%); le altre tre tipologie o rimangono stabili (come nel caso di PC e di fotocamere) o mostrano una lieve diminuzione, come nel caso della telefonia che passa dal 16% di maggio al 15% di giugno;

 
Nel computo non sono però inseriti i telefoni brand ad abbonamento, cioè quelli forniti a riscatto dall’operatore telefonico. Una buona percentuale di smartphone di fascia alta circolante, appartiene  a questa categoria.

16 luglio 2012

La Statua


La Statua


Un maestro zen si era fermato, durante un viaggio, in un tempio. Poiché faceva freddo, per non morire congelato, aveva preso una statua di legno del Buddha e le aveva dato fuoco. Il sacerdote del tempio, vedendo le fiamme, si era svegliato ed era accorso: credeva che si trattasse di un incendio. 

Quando vide quel che succedeva, fu sconvolto dal sacrilegio.
"Che cosa hai fatto?" gridò, "Hai bruciato il corpo del Buddha!".

Il maestro prese un bastone e si mise a frugare tra le ceneri.

"E ora che cosa fai?" gli domandò il sacerdote.

"Cerco le ossa del Buddha".

"Quali ossa? Non vedi che è una statua di legno?".

"Allora, per favore, portami un altro Buddha da bruciare".


La domanda


La domanda
Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: 
"C'è davvero un paradiso e un inferno?".

"Chi sei?" volle sapere Hakuin.

"Sono un samurai" rispose il guerriero.

"Tu un soldato!" 
rispose Hakuin. "Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!".

Nobushige montò così in collera che fece per sguainare la spada, ma Hakuin continuò: "Sicché hai una spada! Come niente la tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa".

Mentre Nobushige sguainava la spada, Hakuin osservò: 
"Qui si aprono le porte dell'inferno! ".

A queste parole il samurai, comprendendo l'insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un inchino.

"Ora si aprono le porte dei paradiso" disse Hakuin.

14 luglio 2012

Io pedalo





...con la mia bicicletta
Le nubi sfrecciano frenetiche nel cielo umido di Luglio. Sgomitano rumorosamente, si lasciano al seguito, una labile traccia del loro passaggio che velocemente evapora.
Fannullone e vagabonde le nuvole sono come vorrei:“Essere trasportato dal vento, senza mèta né pensieri.”
Mentre  scendo le scale di casa, osservo la mia fedele city bike rossa. Mi attende tremante con la voglia di ricordarmi le nostre molteplici avventure.
Ma non questa volta.  
Salgo su una  bici nuova.
La vissuta due ruote, compagna di molteplici peripezie, mi guarda rossa dall’indignazione: 
Questa volta resti a casa, sei diventata troppo petulante con i tuoi racconti.”
È stata una scelta sofferta, l’acquisto di una nuova bicicletta, ma i consunti cuscinetti della mia amica stavano diventando fastidiosamente pesanti e rumorosi. 
“Appena possibile devo trovare il tempo per dedicarle un bella revisione” penso.
Guardo l’orologio e parto. 
La destinazione la scoprirò strada facendo.
Un’ alito caldo mi investe, mentre i pneumatici nuovi rotolano sull’asfalto lucido.

La bicicletta mi assomiglia, anarchica e ribelle. Non deve asservire alle lobby petrolifere e tantomeno ai vincoli sul traffico. Silenziosa, pulita ed ecologica:
”Quanto sarebbe piacevole la città con qualche auto in meno e qualche bici in più! 
Più tempo per pensare, per osservare e scoprire peculiarità di luoghi ancora intatti o dimenticati ”

"Ho voluto la bicicletta e adesso pedalo..."

Oltre che economico, pedalare fa bene alla salute:

Diversi studi hanno dimostrato che andare in bici fa bene alla salute:  
Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. Secondo la famosa British medical association, pedalando mezzo'ora al giorno il rischio si riduce del 50%. Abituandosi progressivamente allo sforzo, il cuore batte meno velocemente, i polmoni sono ventilati e i muscoli ossigenati.  
Migliora il metabolismo. Come tutte le attività di resistenza, cioè moderate, regolari e di lunga durata, il ciclismo facilita la digestione, l'irrigazione sanguigna del cervello e l'attività muscolare.  
Protegge le aricolazioni. In bicicletta contrariamente a molti altri sport, non si deve reggere il peso del corpo. E' quindi l'attività ideale per le persone in sovrappeso che vogliono riprendere un'attività fisica, per i bambini le cui ossa si stanno ancora sviluppando, e per le persone anziane, che hanno le articolazioni fragili.  
Risvegli a sensi. Grazie al contatto con l'ambiente circostante e la natura, il ciclista sviluppa l'udito (spettro sonoro vario), la vista (campo visivo senza ostacoli), il tatto (accelerazioni e frenate) e l'odorato (respirazione sostenuta).
Studi dimostrano che andare in bicicletta tutti I giorni aiuta a prevenire l’infarto, l’ipertensione, l’obesità, l’astenia muscolare e i disturbi del sonno.... segue

Qualche dato:

Una recente ricerca che ha interessato diverse città europee ha anche  dimostrato che il 50% degli spostamenti motorizzati in città copre una distanza compresa tra 3 e 5 km e il 30% è inferiore a 2 km. Ciò significa che parecchi automobilisti, anziché spostarsi in auto, potrebbero usare la bicicletta, che è vincente sulle corte distanze. Infatti un tragitto di 3 km, in bicicletta, si percorre in un quarto d’ora netto, comprese le operazioni di parcheggio.
Se puntiamo un compasso su Piazza Castello ci rendiamo conto che la distanza di 5 km copre almeno il 70% della città. 
VANTAGGI:
La bicicletta è ecologica: non vi è consumo di ossigeno, nessun gas di scarico, nessun rumore, ma risparmio di energia e di spazio occupato. Un’auto che percorre 500 km brucia invece quasi 100.000 litri di ossigeno - il fabbisogno annuo di un adulto 
 
La bicicletta è facile da usare
La manutenzione è semplice ed economica.
Bicicletta è risparmio: usando una bicicletta al posto di un’auto si risparmiano circa 2000 € all’anno
La bicicletta non costa molto alla collettività: la realizzazione e la manutenzione di piste ciclabili richiedono costi minimi. 
La bicicletta è economicamente alla portata di tutti.
Andare in bicicletta è stimolante: permette un contatto diretto con le persone, le località, i paesaggi, i suoni e gli elementi naturali.
La bicicletta è veloce: per i percorsi urbani fino a 6 chilometri di distanza, la bicicletta è più veloce dell’automobile. Il grafico lo dimostra. E' calcolato anche il tempo necessario per uscire da casa e per parcheggiare.
La bicicletta non è pericolosa per gli altri utenti della strada: una percentuale bassissima degli incidenti registrati dalla Polizia Municipale negli ultimi anni (1998-2001) riguarda collisioni di bici con pedoni.
Per percorrere la stessa distanza, un ciclista consuma 200 volte meno energia rispetto all’auto e cinque volte meno energia persino rispetto ad un pedone.
Con 500 calorie - che corrispondono a 100 grammi di zucchero oppure 55 grammi di grasso o di benzina - un ciclista pedala per ben 37 km. Con la stessa quantità di energia un escursionista percorre 14 km e un fondista 7. Invece, con 55 grammi di benzina il motore di un’auto di media cilindrata si spegne già dopo 700 m circa.
 
Poco spazio occupato: un solo parcheggio per auto con accesso necessita di 25 metri quadrati di terreno; una persona ha bisogno mediamente di 30 metri quadrati per lavorare e di 50 per abitare; ma per circolare gliene occorrono ben 140. Se invece dell’auto si prende in considerazione la bici, si giunge ad un rapporto di 1 a 10 cioè occorre, per circolare, uno spazio 10 volte inferiore a quello richiesto da un’auto. Nel posteggio di un’auto possono essere collocate 10 biciclette.

08 luglio 2012

Meditazione semplice (esercizio n°8)




Meditazione semplice

-  Sediamoci su una sedia, schiena eretta senza toccare lo schienale.
-  Spalle rilassate e mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto.
-  Chiudiamo gli occhi.
-  Respiriamo profondamente con ritmo regolare: circa 6 secondi per l’inspirazione e altrettanti per l’espirazione “5 respirazioni complete”.
-  Dopo un minuto respiriamo secondo questo schema: inspiriamo profondamente per 8 secondi, blocchiamo per 4 secondi, espiriamo per 8 secondi e blocchiamo per 4 secondi.
-  Continuiamo per circa due minuti “6 respirazioni complete”.
-  Continuando a respirare con lo stesso ritmo, ma senza trattenere,  concentriamoci sulle parti del corpo ancora in tensione che vogliamo rilassare. Prestiamo attenzione alle aree del nostro corpo su cui intendiamo intervenire immaginando di irradiarle di luce e calore.
-  Ora immaginiamo che tutto il corpo sia caldo e pervaso da una rilassante luce colorata (scegliamo il colore che più ci piace).
-  Una volta raggiunta la sommità del capo, apriamo gli occhi e fissiamo un punto indefinito nel vuoto.
-  Adesso ci concentriamo sulla voce, inspiriamo ed espirando lentamente pronunciamo a bassa voce e profondamente le cinque vocali: A; E, O, U, I (una per ogni respirazione). Continuiamo questo esercizio per circa due minuti, controllando la respirazione.
-  Rimanendo in questa posizione, lasciamo ogni attenzione e cerchiamo di non pensare a nulla per il tempo che desideriamo…

Un saluto
Fabrizio P
.
Fonte: Quaderno d'esercizi per rimanere zen in un mondo agitato di Erik Pigani

04 luglio 2012

In Silenzio


In Silenzio

In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione. Avevano deciso di fare una sesshin di assoluto silenzio. 
La prima sera la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità.
Sussurrò un monaco: "Si è spenta la candela!".
Il secondo rispose: "Non devi parlare, è una sesshin di silenzio totale".
Il terzo aggiunse: "Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in perfetto silenzio!".
Il quarto, il responsabile della sesshin, concluse: "Siete tutti stolti, solo io non ho parlato!".

La Ragazza

 
La Ragazza

Una volta, due monaci, Tanzan e Ekido, stavano attraversando un torrente, quando scorsero una bella ragazza in kimono e sciarpa di seta che cercava, senza riuscirci, di fare altrettanto.
Tanzan, senza pensarci, la prese in braccio e la portò dall'altra parte.
Ekido non disse nulla finché quella sera non ebbero raggiunto un tempio dove passare la notte. Allora non poté più trattenersi: "Noi monaci non avviciniamo le donne" disse a Tanzan "e meno che meno quelle giovani e carine. 
È pericoloso. Perché l'hai fatto?". Lo rimproverò.
"Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù sulla riva" disse Tanzan "Tu invece la stai ancora portando con te?".

La scelta

La scelta


Il maestro Pai-chang voleva scegliere un monaco cui affidare l'incarico di aprire un nuovo monastero. Convocò i suoi discepoli, pose una brocca sul pavimento e disse loro: "Sceglierò chi saprà descrivere questa brocca senza nominarla".
"È un vaso di forma rotondeggiante, con un manico e un becco" 
rispose il più colto dei suoi allievi.

"È un recipiente di colore grigio e serve per contenere acqua o altri liquidi" disse un altro.
"Non è uno zoccolo" intervenne un terzo più spiritosamente.
Gli altri monaci non dissero nulla, perché erano convinti di non poter escogitare definizioni migliori.

"Non c'è nessun altro?" domandò il maestro.
Allora si alzò Kuei-shan, che nel monastero era un semplice inserviente. Egli prese la brocca in mano e la mostrò a tutti senza dire nulla. Pai-chang dichiarò: "Kuei-shan sarà l'abate del nuovo monastero".