25 novembre 2012

Pensiero positivo



Ascolta il tuo cuore.
Esso conosce tutte le cose, perché è originato
dall'Anima del Mondo, e un giorno vi farà ritorno.
Il mio cuore è inquieto, disse il ragazzo. Sogna, si commuove ed è innamorato
di una donna del deserto. Mi chiede tante cose e spesso, durante la notte, non
mi lascia dormire quando penso a lei.
Bene, il tuo cuore è vivo. Continua ad ascoltare ciò che ha da dirti.
Il mio cuore è traditore, disse il ragazzo all'Alchimista, quando si
fermarono per fare riposare un po' i cavalli. Non voglio che continui a
parlare.
E’ un bene, rispose l'Alchimista. E’ la prova che il tuo cuore è vivo. E’
naturale aver paura di scambiare per un sogno tutto ciò che si è già ottenuto.
Perché, allora, devo ascoltare il mio cuore?
Perché non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non
ascoltare ciò che dice, sarà sempre nel tuo petto e continuerà a ripetere
quello che pensa della vita e del mondo.
Anche se è traditore?
Il tradimento è il colpo che non ti aspetti. E se tu saprai conoscere bene il
tuo cuore, esso non te lo darà mai. Perché conoscerai i tuoi sogni e i tuoi
desideri, e saprai fronteggiarli. Nessuno riesce a sfuggire al proprio cuore.
Quindi è meglio ascoltare ciò che dice. Perché non si abbatta mai quel colpo
che non ti aspetti.

Tratto da: L’alchimista di Paulo Coelho


02 novembre 2012

Ma rilassatevi.



C’è chi dice che la vita scorre come un fiume. A volte appare come anse tranquille, altre come impetuose cascate.
La mia è entrambe le cose, in superficie è piatta come le acque di un lago in assenza di vento, in profondità è un tumultuoso mare in tempesta.
 
01 Novembre 2012
Al lavoro
Percorro il corridoio che porta all’ingresso, strascicando rumorosamente la punta di metallo dell’ombrello sul freddo lastricato di marmo bianco. 
Il maltempo ulula tra gli infissi e lo scrosciare della pioggia, sovrasta tutto. Qua e là pozze d’acqua piovana, penetrate da rugginose fessure formatesi sul telaio del soffitto in vetro. Le innaturali luci al neon confuse con il grigiore di questo giorno uggioso rende l’atmosfera lugubre a ricordare l’Halloween appena trascorso. Saluto distrattamente alcuni colleghi che ricambiano con la stessa enfasi mentre schivo fortunosamente un carrello che freneticamente sbuca da una corsia. Sono arrivato! Prendo posizione…
Ore 10:00 am.
Osservo con attenzione la nutrita clientela. 
Dai loro volti traspare noia e svogliatezza o qualche sorriso di circostanza, come al solito i bimbi fanno capricci ma soprattutto avverto tanto nervosismo. 
La tensione è percettibile come la musica proveniente dall’impianto di diffusione.
“Non mi aspettavo così tanta gente! Ma cosa avranno tutti da correre! È un giorno di festa, la scusa del  sono in ritardo, dei fornelli accesi o del bambino all’asilo, non regge, MA RILASSATEVI
Sarà che sto invecchiando, ma non capisco più la gente…un attimo, sta giungendo il primo cliente...

Fabrizio P.